Mi sento come questa goccia appesa a una ringhiera
Che casca e si concede a quest'asfalto, questa sera
Mi sento come un piccolo secondo da smaltire
Come un cerchio di un ricordo che si chiude e va a dormire
Mi sento come quei binari fermi alla stazione
Mentre aspettano quel treno che ha cambiato direzione
Mi sento come tanti, ma non sono più nessuno
E cammino in questa casa in cui hai lasciato il tuo profumo
Ma, allora, dammi la tua mano
Perché da solo non ce la farò
Io che ho sudato per un piano
Che per destino non realizzerò
Amore, dammi la tua mano
Che sto crollando dentro ai miei "perché"
Vedo le luci da lontano
Devo resistere
Il mio equilibrio mentale si sgretola solo
Mentre affogo nel mare e accanto non c'è nessuno
Mi sento come freni che non funzionano bene
Perché io non so fermare mai un'emozione se mi viene
Mi sento come carte in cui è già pieno di pensieri
Che poi lasci in libreria, dove depositi il tuo ieri
Mi sento come spazio tra l'istinto e la ragione
Io compenso le mie voglie non portandole all'errore
Come un vaso condannato alla polvere in cantina
E ricordi quando tu dicevi: "È bello", gli anni prima
Amore, dammi la tua mano
Perché da solo non ce la farò
Io che ho sudato per un piano
Che per destino non realizzerò
Amore, dammi la tua mano
Che sto crollando dentro ai miei "perché"
Vedo le luci da lontano
Devo resistere
Il mio equilibrio mentale si sgretola solo
Mentre affogo nel mare, accanto non c'è nessuno
Faccio sogni un po' strani
Poi mi sveglio sudato
Mi alzo ed esco a fumare
Sopra passa un aereo
Allora insegnami tu a vivere
Allora insegnami tu a vivere
Allora insegnami tu a vivere
Ché io non so, non so come resistere
Allora insegnami tu a vivere
Allora insegnami tu a vivere
Allora insegnami tu a vivere
Perché non so, non so come resistere
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