Da come mi comporto a volte sembro un bambino, Gambino
Inciampo nei lacci delle mie Reebok mentre cammino
E ho perso ogni speranza che le cose cambino
Wu Ming, tisana e camino
Lei non risponde al telefonino
Forse è perché non la chiamo però è tardino
Mi guardo allo specchio, riflesso c'è un albino
Siamo soltanto funamboli appesi a un filo
E ho perso ancora le chiavi nel tombino
Mamma mi chiede cosa combino
Glielo vorrei dire ma me lo domando di continuo
In testa ho scarabocchi in corsivo
Non vedo il quadro della situazione è come se sul viso
Avessi un paraocchi cucito
E a togliermelo ancora non sono riuscito
Fiocchi di amarezza sul mio parabrezza
L'ansia mi accarezza soprattutto se mi vede giù
Do fuoco ad un'altra sigaretta
E non mi viene più, non mi viene, più non mi viene più
Non mi viene più la voglia di chiederti come stai
Ma sì dai tutto bene e tu? Niente di speciale ma procede e tu?
Ho un paio di esami questo mese e tu?
Quando in realtà non sento niente di quello che mi stai dicendo
Tengo il cellulare spento così da godermi il momento
E mi immergo nel blu scuro di questo cielo pantone
Mi muovo nel buio qui non c'è l'ombra di mezzo lampione
Tra palazzi in cemento che sembrano di cartone
Devo stare attento a non perdere l'ispirazione
Esco a guardare le stelle in balcone e disegno una costellazione
Poi penso che le dovrei dare un nome
Altrimenti come faccio a parlarne con le altre persone?
Siamo pensieri dentro uno scatolone
L'autoconsapevolezza è un parolone
Dai ti prego non andartene
Restiamo a guardarci senza capirci ancora un paio d'ore
Fiocchi di amarezza sul mio parabrezza
L'ansia mi accarezza soprattutto se mi vede giù
Do fuoco ad un'altra sigaretta
E non mi viene più, non mi viene più, non mi viene più
Non mi viene più la voglia di chiederti come stai
Ma sì dai tutto bene e tu? Niente di speciale ma procede e tu?
Ho un paio di esami questo mese e tu?
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